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Gioco del Ponte 2011: vince Mezzogiorno

di Riccardo Pratesi

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I quarantamila spettatori che hanno riempito i lungarni di Pisa lo scorso 25 Giugno non sono rimasti delusi: l’edizione 2011 del Gioco del Ponte ha regalato emozioni come non se ne vedevano da anni, con scontri di fascia da mozzare il fiato e la riconferma del successo in notturna.
Mezzogiorno si aggiudica la gara con un risultato sapientemente conquistato, che ha il sapore della rivalsa attesa da tredici lunghissimi anni; la gioia incontenibile dei tifosi assiepati su tribune e spallette ne è stata la prova più evidente.

Tra le novità di quest’anno la sfilata dei bambini delle scuole elementari e medie: in seicento hanno sfilato coi colori delle loro magistrature, precedendo di un’ora i due cortei di Tramontana e Mezzogiorno, che sono partiti puntuali alle 20 dalle rispettive piazze. Dopo la sfilata le due fazioni si sono schierate nei campi (non senza qualche difficoltà dovuta alla poco avveduta disposizione delle quattro nuove tribune), le sfide degli ambasciatori sono state raccolte, gli sbandieratori hanno fatto sfoggio della loro abilità e l’emozionante chiamata a battaglia ha dato inizio allo spettacolo.

Agli “addetti ai lavori” era già noto da tempo che il risultato sarebbe stato tutt’altro che scontato, e che ogni scontro sarebbe stato decisivo nel determinare l’esito. Il primo combattimento tra San Martino e San Francesco infiamma subito gli animi, portando la competizione alle stelle già dalle primissime battute. I ragazzi di capitan Brogi hanno ragione della compagine guidata da Pucciarelli, e Mezzogiorno segna il primo, preziosissimo punto.

Per il secondo scontro Austro decide di difendere il risultato e schiera l’artiglieria pesante col San Marco, al quale Borea risponde ‘lisciando’ col Santa Maria. In poco più di mezzo minuto la pratica è archiviata, ed il risultato si porta sul 2 a 0; i giochi sono ancora tutt’altro che fatti. A Sud dell’Arno le file sono in agitazione, i valorosi Dragoni cercano la battaglia e la ottengono: il carroarmato San Michele scende in campo per la soddisfazione della squadra di Davide Rossi, il sudore e la tensione alimentano la notte più calda del Giugno Pisano. Per più di quattro minuti la sfida sembra equilibrata, ma le aquile non smentiscono la fama di squadra più forte del Gioco ed il punteggio si assesta su un incerto 2 a 1. Il quarto confronto ha già quasi il sapore del match-point e vede i Leoni spuntarla sui Satiri dopo una battaglia combattuta e non priva di colpi di scena.

Sul 3 a 1 sale il Sant’Antonio e a Mezzogiorno si sa che la prossima tenzone segnerà in ogni caso la differenza tra la vita e la morte. Chi già da tempo faceva minuziosamente i calcoli, infatti, sa che quello coi Mattaccini è uno scontro che non si può perdere: una rimonta di Tramontana (inevitabile date le rimanenti forze in campo di Delfini e Calci) porterebbe allo spareggio tra le Nazionali, dove l’imbattibile San Michele darebbe ai guerrieri boreali la quasi certezza della vittoria.
Date le premesse, la tensione e l’attenzione per il penultimo combattimento sono alle stelle: Sant’Antonio e Mattaccini si studiano per lunghi minuti, alle pressioni degli uni rispondono per le rime gli altri, la gara è eccitante ed il risultato incredibilmente in bilico. I Mattaccini incassano un paio di spinte e rendono pan per focaccia, ma gli uomini del Sant’Antonio resistono tenacemente, giocano di tattica e d’astuzia e dopo più di nove minuti chiudono vittoriosamente uno degli scontri più emozionanti degli ultimi anni.

La gioia del popolo di Mezzogiorno è incontenibile, come risvegliati da un sonno che sembrava eterno invadono il carrello con uno scontro d’anticipo, urlano, si scatenano e trascinano il pubblico dei lungarni nel festeggiamento. Ci vuole qualche minuto prima che i ranghi si ricompattino, dopodiché il Calci segna il secondo punto di Tramontana contro i Delfini come da copione e la felicità degli australi riesplode, le chiarine suonano a festa ed i lungarni a nord dell’Arno si spengono per la prima volta dopo tredici anni.

Il risultato di 4 a 2 per Mezzogiorno chiude un’edizione memorabile del Gioco del Ponte, che si conferma in ascesa dopo la saggia decisione del 2009 di spostare la manifestazione dal pomeriggio dell’ultima domenica di Giugno alla sera del giorno precedente. Le aspettative sono ora rivolte al Gioco del prossimo anno ed alla costellazione di iniziative e manifestazioni collaterali, sulle quali l’Associazione continuerà a lavorare alacremente per migliorare uno spettacolo degno di essere mostrato con orgoglio a tutto il mondo.